domenica 11 novembre 2007

SilvioVinci... ai tasti neri e bianchi- Esclusiva Intervista ...by John Cushmar


..più i bianchi però...
Intervista di John Cushmar, prestigioso giornalista e critico musicale, al tastierista dei Railroad Blues Band, Silvio V.

J.C: Quando nasce il gruppo e quando hai cominciato a farne parte?
"La band è stata fondata da Gonzo e Fiorello circa dieci anni fa, e dell' originale ensemble sono rimastio solo loro, poi è entrato sebastiano come chitarrista e Gavino al basso, io dall' estate 2006, dopo aver fatto alcune jam session con Sebastiano per poter fare un ns gruppo , poi date le difficoltà a reclutare elementi idonei, ho fatto la cosa più semplice, entrare nei Railroad Blues Band, che erano alla ricerca di un tastierista con certe caratteristiche..."
Quali caratteristiche, che stile vi unisce..
"Il blues ha bisogno di un organo hammond o di un piano per essere completo, e io avevo voglia di suonare il blues o qualcosa di rock blues caratterizzato dal suono vintage degli anni 60 e 70, molto ricco di hammond e piano elettrico, stile Allman B.B, John Mayall etc. Gonzo e Fiorello sono amanti del blues classico, molto shuffle, tipicamente americano stile Chicago Sound, Sebastiano è anch'egli un purista del genere , però più versatile anche nello stile british, alla Clapton o alla Gary Moore per intenderci; Gavino è molto più vicino ai miei gusti, certamente blues a tutto tondo ma anche rock psichedelico, acid rock californiano (Doors...) e soprattutto prog e hard rock inglese....". Continua ....John Cushmar: In repertorio avete molti pezzi dei Doors. E’ una tua forzatura?
“…Non proprio, il gruppo aveva già alcuni pezzi dei doors in scaletta, suonati senza tastiera, il che a mio giudizio è una stranezza incomprensibile visto che l’organo di Ray Manzarek era nei doors il suono dei Doors, così è venuto naturale aggiungere le parti di organo e scegliere alcuni brani come moonlight drive, dove poter mettere in risalto anche una chitarra con il particolare suono dello slide, poi Light my fire che è un po un esercizio di tecnica e quadratura che ci ha fatto solo bene perché ci costringe a concentrarci e variare dalle solite 12 battute, a me personalmente e credo anche ad altri, ci fa prendere un po di respiro…”.
J.C: l’attività concertistica in sardegna come la organizzate?
“.. direi che viene improvvisata, sia perché manca un manager che se ne occupi, sia per i motivi familiari e di lavoro che ci impediscono, a me in particolare, di progettare serate in modo professionistico, comunque il batterista Fiorello è quello che ha i contatti più solidi e ci procura le serate che a dire il vero per un gruppo come il ns diventano interessanti, suoniamo infatti circa 30-40 serate all’anno, non è poco se consideriamo che in Sardegna locali per fare musica rock blues non sono tanti…”
J.C: Avete registrato qualcosa?
“.. abbiamo le registrazioni live dai concerti e alcuni video amatoriali presenti nel sito, che danno un idea anche se non propriamente fedele del ns sound, però abbiamo in programma di entrare in sala di registrazione quanto prima, anche con pezzi di ns composizione…”
J.C: Ritorniamo all’aspetto tecnico, quali sono le vs principali influenze musicali e cosa attualmente vi piace ascoltare?
“…Personalmente ascolto tutto, principalmente rock, blues e progressive rock degli anni 60 e 70, ma anche jazz, periodo be bop e cool anni 50, 60, e in questo momento ascolto abbastanza il rock indie degli anni 90, 2000, e classici della ns epoca come Paul Weller, Jeff Buckley o Ocean Color scene tra i gruppi. Diciamo che le mie preferenze sono concentrate tra il 1968 e il 1973, dove posso tranquillamente ascoltare insieme Traffic, caravan, Yes, Genesis ; king Crimson, PFM con Muddy Waters, john Lee Hooker, van Morrison, Grand Funk railroad, Led zeppelin, Uriah Heep o CSN &Y, Jefferson Airplane, Spirit, fino ad aretha Franklin, Jimmy Smith, Horace Silver. Per gli altri penso che si vada dal blues tradizionale ed elettrico come Clapton, Mayall, Gary Moore al rock Italiano dei Litfiba primi tempi, o Jethro Tull, Hendrix e deep Purple….”

Nessun commento: